La disciplina CS ha origine dall’osteopatia e negli anni ha acquisito una sua indipendenza. In particolare si è sviluppato l’approccio definito BIODINAMICA CS (BCS)
Parlare di Biodinamica può non essere facile. E’ un termine e come tale può significare cose diverse. Ad es. in agricoltura c’è la Biodinamica di Rudolf Steiner[1], in psicologia c’è la Psicologia Biodinamica[2].
Il termine Biodinamica è composto da
Bio = Vita
Dinamica = movimento, processo naturale dell’attività vitale
In ambito Cranioscrale (CS) il termine è stato preso dall’uso che ne ha fatto l’embriologo tedesco Eric Blechschmidt[3] per descrivere le proprietà dei movimenti organizzatori nello sviluppo embrionale. Tali movimenti rappresentano sia una “categoria speciale di fenomeni vitali” sia processi biochimici[4].
Così usiamo il concetto biodinamico per descrivere le forze vitali che costantemente creano, formano, mantengono e riparano gli esseri viventi.
Nella BCS assecondiamo i processi naturali dell’organismo e della sua relazione dinamica con l’ambiente naturale.
Così come l’embrione mantiene una condizione di interezza e completezza nell’attraversare i vari stadi del suo sviluppo così l’organismo adulto continua ad attraversare stadi di continuo cambiamento senza mai perderla. Biodinamici sono i fenomeni che sottostanno a questa dimensione di interezza e completezza: fenomeni biochimici sicuramente, ma innanzitutto espressioni di una forza vitale che si muove nell’organismo ma non è dell’organismo stesso, bensì appartenente a una dimensione più grande.
Ed è poi questa forza che orienta e organizza i fenomeni biochimici dell’organismo.
Dunque la BCS riconosce le fondamenta più profonde del sistema umano. Guarda all’essere umano come un’espressione dell’interezza della vita stessa e delle vaste forze al lavoro nell’universo. Si occupa di come l’organismo incarna e incorpora in sé queste forze.
Tutta la Vita (come la conosciamo) è governata da ritmi: circadiani, stagioni, maree, respiro polmonare, ecc.
Nella BCS si parla di un principio Biodinamico organizzativo: il Respiro della Vita (RdV).
Il RdV è l’impulso vitale che genera specifici cicli ritmici, i quali coordinano, regolano e rigenerano il corpo. Questi ritmi sono descritti sotto il nome di Respirazione Primaria (RP). La RP si esprime nel corpo attraverso una serie di ritmi o maree che sono palpabili. La capacità di espressione della RP esprime la Salute intrinseca dell’organismo umano e organizza tutte le funzioni cellulari e tessutali, dal momento del concepimento fino alla morte.
La RP è considerata il fondamentale principio ordinatore del sistema umano, che regola il mantenimento dell’equilibrio interno e della Salute. La RP è costantemente al lavoro per mantenere il miglior equilibrio possibile e la condizione di interezza e completezza dell’organismo anche nella situazione più disperata.
Il concetto di Energia Vitale è comune a molte tradizioni e culture. Per es. in Medicina Cinese, si parla di Jing, nella Medicina Tibetana si parla di “vento delle forze vitali”.
Nell’attraversare l’esperienza della Vita, l’organismo umano risponde alle esperienze attraverso il sistema nervoso centrale (SNC), che mantiene l’organismo in equilibrio (omeostasi).
Tutto quello che FACCIAMO, SENTIAMO, PENSIAMO, attiva processi biologici. Passiamo costantemente attraverso esperienze di ogni genere e il nostro organismo è disegnato per affrontarle. La RP è la forza sottostante che ci sostiene in questo viaggio di crescita e continuo cambiamento.
Tutte le stimolazioni dovute alle esperienze producono una sollecitazione all’organismo che possiamo catalogare sotto il termine stress[5]. Lo stress (che può rivolgersi alla sfera emotiva, fisica e/o psichica) disturba l’equilibrio, l’omeostasi. Di conseguenza l’organismo si attiva per rispondere e ritrovare un nuovo equilibrio. Fintanto che l’organismo è in una condizione di accesso alle proprie risorse, il suo equilibrio è dinamico.
Sollecitazioni altamente stressanti (possono essere sia di natura piacevole sia spiacevole) e continuative possono però danneggiare la capacità di ritrovare l’equilibrio.
L’intenzione della BCS è di ristabilire la relazione fra gli stati del corpo-mente-spirito con la potenza del RdV. Il lavoro si basa sulla percezione di come il corpo esprime la Salute, pur in presenza di condizionamenti, resistenze, malattie.
L’intenzione del lavoro della BCS non è di “mettere a posto” o curare quanto di incoraggiare e sostenere la naturale capacità di auto-equilibrio del corpo-mente-spirito.
Nell’organismo coesistono due principali forze in azione:
La relazione fra queste due forze è governata dalla Salute, intesa come l’espressione di un principio vitale universale che è sempre presente.
La Salute si esprime nell’organismo attraverso un interscambio ritmico tra il corpo e l’ambiente naturale, attraverso cicli simili a maree, definiti anche Ritmi della Salute.
Il trattamento consiste in tocchi gentili che permettono un ascolto profondo del linguaggio del corpo e delle sue intrinseche capacità di riequilibrio. La capacità di auto-equilibrio dell’organismo viene sostenuta attraverso contatti dolci e non invasivi, attraverso la riconnessione con la saggezza innata e con l’essenza fondamentale del nostro essere, nonché attraverso lo sviluppo di risorse.
La BCS è FIDUCIA nella capacità di auto-equilibrio dell’organismo vivente.
Attraverso il tocco viene facilitato il riallineamento di tutti gli aspetti del corpo-mente-spirito con le espressioni della RP.
Il ricevente è sostenuto nel processo di acquisizione di consapevolezza di sé e del proprio corpo. Durante la seduta il ricevente può percepire sensazioni particolari, come movimenti nei tessuti, nei fluidi, calore, movimenti di energia, formicolii, stati particolari come rilassamento, senso di integrazione, allineamento, interezza, senso di “ritornare a casa”, ecc. così come accedere a memorie e/o vissuti antichi (ad es. embrionali) e/o passare attraverso stati critici.
La BCS è un viaggio alla scoperta di sé e delle forze profonde che ci animano. Ci apre alla possibilità di fare esperienza attraverso il corpo di queste forze Biodinamiche e di trovare un linguaggio per esprimerle.
Il viaggio dell’apprendimento dell’entrare in relazione con la RP e le sue manifestazioni è innanzitutto un viaggio dentro noi stessi, alla scoperta dei principi che regolano i nostri processi di riequilibrio ai suoi livelli più profondi. Quindi è un viaggio nel quale potranno emergere i nostri condizionamenti, le nostre ferite, i nostri limiti.
Impareremo ad ascoltare la RP e le sue manifestazioni, a riconoscere la storia nel corpo del ricevente (espressa dalle dinamiche nelle cellule, nei tessuti, nei fluidi del corpo), a relazionarci ai condizionamenti presenti, a orientarci alla Salute che è sempre presente, a facilitare nel sistema del ricevente la riconnessione con le forze biodinamiche della RP e con la Quiete dalla quale esse emergono, per sostenere il processo di auto-equilibrio dell’organismo.
L’apprendimento della BCS è fondamentalmente un processo esperienziale. Gli insegnamenti sono il dito che indica la luna: e di questa luna dobbiamo fare esperienza.
PRINCIPI BCS:
ORIENTAMENTO alla SALUTE e CONCETTO di UNITA’/INTEREZZA
Questi 2 principi sono di fondamentale importanza nella BCS.
Il concetto di unità/interezza prende avvio dal momento del concepimento: è da un’unica cellula che tutto prende origine. Iniziamo il nostro viaggio terrestre essendo UNO e questa fondamentale unità resta l’impronta fondamentale nel nostro corpo-mente-spirito. Tutto ciò che forma il nostro corpo (cellule, tessuti, organi) funziona come un insieme, ogni parte è interdipendente con il resto. Il corpo funziona come un campo unificato. Questo vuol dire anche che una qualsiasi cosa che accade in una parte dell’insieme (sia un trauma sia una liberazione) ha un effetto sul tutto.
L’orientamento alla Salute è una caratteristica della BCS. La indichiamo con la S maiuscola proprio per differenziarla dal comune concetto di salute, inteso come opposto al termine malattia.
Il concetto di Salute, nella BCS, è intimamente connesso a quello di unità/interezza.
Anche la Salute è un principio che è presente fin dal momento del concepimento e che viene veicolato dal RdV, questa potente energia vitale che ci sostiene dall’inizio alla fine della nostra incarnazione in questo corpo. Questo principio di Salute non può essere né aumentato né consumato. E’ un principio, e non dipende né dal nostro stato mentale né da quello fisico.
“La salute, nella nostra comprensione, non è una funzione di nessun sistema del corpo. Non è neanche una funzione della genetica o di nessuna struttura cellulare.
La salute è un’espressione di un principio universale.
E’ incondizionata / assoluta ed è un’espressione dell’essenza di chi siamo, in quanto esseri umani.
La salute permea e anima.
E’ sempre presente e non è mai persa, indipendentemente dallo stato del corpo o della mente.” Franklyn Sills[6] (2000)[7].
Come dice Jeames Jealous[8], la Salute “(…) è disponibile 24 ore al giorno dal concepimento fino alla morte, poi traspira. Non espira.”
Il principio di Salute è intrinseco all’espressione della RP, così come lo è il principio di unità/interezza.
Non sono principi che possono essere capiti solo cognitivamente, vanno indagati nella nostra pratica e nella nostra vita, ne dobbiamo fare esperienza diretta.
[1] Filosofo, pedagogista, esoterista, artista e riformista sociale austriaco, 1861-1925
[2] Elaborata negli anni 50 da Gerda Boyesen, con una particolare attenzione al corpo.
[3] 1904-1992
[4] Michael Shea, “What does ‘Biodynamic’ mean? Implications for Manual Therapists.”, Incontro Annuale del Rolf Institute USA, settembre 2006
[5] Stress è un termine di per sé neutro e la sua funzione è necessaria alla vita, la stimola. In questo senso viene definito eustress. Quando invece si riferisce a condizioni che debilitano l’organismo si chiama distress.
[6] Uno dei principali insegnanti internazionali di Biodinamica Craniosacrale, statunitense.
[7] “Il principio dell’ordinamento biologico” (apparso sul giornale della UK Craniosacral Therapy Association, “The Fulcrum”, n° 19, 2000 – Traduzione a cura dell’ITCS di Latina).
[8] Osteopata statunitense, 1943 – citato da Franklin Sills, 2001